Macchinette per tatuaggi professionali: ecco i modelli


Le macchinette per tatuaggi sono dei dispositivi di tipo portatile, il loro scopo è iniettare inchiostro negli stati sottocutanei dell’epidermide tramite movimenti verticali dell’ago.

Le macchinette moderne, tramite l’ausilio di specifiche bobine elettromagnetiche, sono molto performanti riuscendo a raggiungere anche le 50 penetrazioni al secondo, l’inchiostro sarà spinto attraverso l’ago da una piccola pompa a pressione.

 

Primo prototipo di macchinetta per tatuaggi è stata la penna elettrica di Edison, originariamente progettata per la duplicazione di documenti, poi riadattata da Samuel O’ Really per l’iniezione sottocutanea di inchiostri tramite movimento rotatorio della testa rotante, differentemente da quelle più moderne che invece sfruttano elettromagneti con un movimento verticale, modello inventato in Inghilterra poco dopo.

 

Sono numerosi i tipi di macchine attualmente in commercio, vediamone alcune tipologie.

 

Macchinette Rotative

Come quella di Samuel O’ Really sfruttano una testa rotatoria per muovere l’ago. Sono spinte da un motore elettrico.

 

Macchinette a Bobina

Sono le macchinette attualmente più comuni sul mercato, sfruttano uno o più elettromagneti per muovere l’ago. In commercio ci sono più varianti che solitamente vanno da una a tre bobine, le più diffuse ne hanno due. Ogni bobina ha dagli 8 ai 10 avvolgimenti che forniscono una diversa resistenza elettrica ed una diversa gestione di velocità e potenza dell’ago.

Macchinette Lineari

Le macchinette lineari hanno come scopo primario l’iniezione dell’inchiostro in un solo passaggio di mano, fondamentalmente per la definizione delle linee principali del disegno. Utilizzano un circuito di contatto più corto delle altre (da 1,5 a 2 mm) così da poter accelerare la velocità di rotazione e quindi il numero di iniezioni.

Macchinette Shader

Vengono utilizzate per le ombreggiature e le diverse gradazioni di colore nei disegni. Una maggior distanza di contatto (2, 3.5mm) consente un più basso livello di saturazione rallentando quindi la velocità di rotazione.

Macchinette pneumatiche

Nate negli anni 2000, viene alimentata da un compressore d’aria. Questa caratteristica ne ha ridotto quindi il peso grazie all’assenza di bobine.

Macchina pneumatica

Fu del tatuatore Carson Hill l’idea di costruirne una utilizzando questo tipo di tecnologia che inizio la costruzione nel 2000. E’ alimentata da un compressore d’aria e, grazie all’assenza delle bobine risulta molto leggera.

Molto semplice anche la sterilizzazione in quanto non è necessaria alcuna particolare procedura per lo smontaggio.