Linee guida per l’acquisto di un diamante solitario


 

Un diamante è per sempre, soprattutto quando si tratta di un anello di fidanzamento, perché si spera sempre che una relazione duri per tutta la vita.

Ogni donna sogna un giorno che l’uomo desiderato le dedichi romantiche parole d’amore, si inginocchi e le chieda di sposarlo, porgendole un bellissimo anello con un diamante che brilli, puro come il sentimento che vi è tra due persone fortemente innamorate, che vogliono vivere insieme e magari creare una famiglia.

Scegliere il giusto dono per far breccia nel cuore della propria amata è arduo, ma andando dai rivenditori specializzati o sui siti internet dei negozi di gioielli il procedimento sarà molto più semplice: è sufficiente farsi ispirare dall’ampia gamma degli incantevoli diamanti solitari e sicuramente non sarà complesso trovare l’anello giusto per ogni esigenza.

Storia dei diamanti solitari

Regalare un solitario è un impegno che l’uomo assume nei confronti della propria donna in vista del matrimonio.

Questa tradizione risale a secoli fa, precisamente quando l’Arciduca Massimiliano d’Austria donò un anello d’oro con un brillante a Maria di Borgogna per annunciare ufficialmente il loro fidanzamento e le successive nozze. Questo gesto, anche se probabilmente fatto per ostentare la ricchezza, ha dato il via a una usanza che si è affermata e consolidata successivamente.

In realtà la simbologia di amore eterno che attribuiamo oggi ai diamanti solitati si è sviluppata solo nel Novecento quando la De Beers Consolidated Mines lanciò una geniale campagna pubblicitaria con lo slogan “A Diamond is Forever”, una citazione storica, che viene subito in mente quando si parla di pietre preziose e che ha trasformato l’anello di fidanzamento in uno status symbol, simbolo di eternità e di un rapporto indissolubile e indistruttibile come il diamante.

L’importanza delle certificazioni per i diamanti solitari

I diamanti, ovvero i migliori amici delle donne come cantava Marilyn Monroe nel film del 1953 “Gli uomini preferiscono le bionde”, sono disponibili in commercio in vari modelli e materiali, ognuno con le proprie caratteristiche.

L’importante, quando si sta per acquistare un gioiello prezioso come questo, è verificare la presenza di una certificazione al fine di avere la certezza che si tratti di un diamante solitario autentico. Le principali sono: il certificato rilasciato dall’Alto Consiglio dei Diamanti, HRD (Hoge Raad voor Diamant), quello IGI dell’International Gemological Institute e quello GIA del Gemological Institute of America.

Tutte queste certificazioni hanno valore internazionale e ne testimoniano le caratteristiche fondamentali, ovvero peso, colore, dimensioni, taglio e purezza.

Andando nello specifico il carato è l’unità di misura che indica il peso del diamante, non la sua dimensione.  

Il colore viene valutato mediante una scala che utilizza le lettere dell’alfabeto, dalla D alla Z (la lettera D corrisponde a pietre davvero rarissime in un cui vi è un’assenza di colore e i diamanti Z sono al contrario quelli con la maggiore presenza di colore giallo).

La purezza attesta quanto esso sia privo o meno di imperfezioni interne, ossia quelle inclusioni naturali che possono avvenire durante il processo di cristallizzazione.

Il taglio è la qualità che più di tutte conferisce al diamante gran parte della propria bellezza e ne esalta la sua brillantezza; si consiglia di optate per una pietra dal taglio brillante, che conferisce all’anello un tocco di classe ed eleganza.