Bergamo: un’infinità di ville antiche


Bergamo ha da sempre rappresentato un punto focale per quanto riguarda la costruzione di ville storiche in Bergamo. Si possono trovare ville in Bergamo basa e ville in Bergamo alta di qualsiasi epoca storica e diversi tipi di architettura,è proprio tale particolarità che rende Bergamo così elegante ed affascinante.

La diffusione della costruzione di ville patrizie a Bergamo ha origini remote. Dagli scavi e dai ritrovamenti effettuati si è scoperto un complesso impianto di ville in Bergamo della prima età imperiale.Dopo il passaggio dei barbari ed i periodi bui del Medioevo, Bergamo ritrovò una nuova dimensione di corte raffinata e di buon gusto nobiliare con la formazione di uve ville in Bergamo da parte dei grandi conti.

Per tutto il Quattrocento ed il Cinquecento infatti si ritrova il piacere di costruire delle ville in Bergamo per i nobili locali, che amano potersi garantire una dimora in città che manifesti la loro potenza e la loro influenza. Di queste ville in Bergamo, solo pochi esempi si possono ammirare ancora oggi: un piccolo gioiello è costituito dalle ville in Bergamo alta, oltre ad altre ville private in Bergamo bassa. Per queste costruzioni, secondo il gusto dell’epoca, intervennero artisti non solo lombardi, ma anche veneti, liguri, piemontesi e toscani, questi ultimi particolarmente prediletti per le decorazioni ad affresco.

La successiva dominazione spagnola frenò un poco gli entusiasmi spensierati che avevano imperato durante l’umanesimo, favorendo comunque un certo sviluppo dell’architettura privata, quindi delle ville a Bergamo, ed incrementandola con la demolizione di edifici di precedenti epoche a favore di nuove ville in Bergamo.

Il secolo che però più di ogni altro vide la costruzione delle “ville in Bergamo” fu senz’altro il Settecento. Quando si diffuse il concetto di ville in Bergamo per il soggiorno estivo, quindi vennero costruite numerose ville a Bergamo per nobili provenienti da Roma, Venezia, Torino, Bologna e Napoli, che avevano a Bergamo la sede delle loro attività.

L’evoluzione industriale favorì una nuova epoca di crescita ed ampliamento delle bellezze architettoniche della città nel XIX, quindi un miglioramento delle ville in Bergamo, che cercarono di ridare a città bergamasca una nuova dimensione, anche impiantistica, visto che era una delle città più importanti della Lombardia.

Il Novecento fu l’ultima grande parentesi delle ville in Bergamo: con l’ingresso di Bergamo nel Regno d’Italia, essa era divenuta un centro industriale di fondamentale importanza per la nuova economia e soprattutto era divenuta uno dei punti nodali di scambio con l’Europa. A Bergamo si insediarono i borghesi, i nuovi nobili della seconda rivoluzione industriale, che cercarono di abbellirla, riportandola ad osservare le glorie del passato,costruendo nuove ville in Bergamo o ristrutturando ville in Bergamo già esistenti.

Nonostante lo straordinario patrimonio architettonico della città, va precisato che ciò che si può vedere tuttora, rappresenta in minima parte quanto creato in tutta la storia della città: la tradizionale propensione cittadina a costruire dopo aver abbattuto palazzi già esistenti, uniti ai bombardamenti dell’ultima guerra hanno ridotto notevolmente il patrimonio complessivo della città. Se resta visibile buona parte dell’architettura e urbanistica neoclassica, quasi nulla rimane delle numerose ville di Bergamo rinascimentali.